ARRIVA L’ESTATE CON GIORNATE SOLEGGIATE E SALE LA CONCENTRAZIONE DI OZONO PREVISTA SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI SAN QUIRINO. SOGLIE LIMITE E AZIONI DI PREVENZIONE.
Con l’arrivo del caldo e del sole pieno, torna anche l’ozono troposferico, inquinante tipicamente estivo e protagonista dei primi superamenti delle soglie di legge in diverse zone della regione FVG, in particolare nel pordenonese e nel territorio del Comune di San Quirino.
La soglia di attenzione è posta a 120 µg/m3 , la soglia di informazione è di 180 µg/m³ di media oraria, mentre la soglia di allarme è posta sul valore di 240 µg/m³.
Il valore di base ritenuto naturale è inferiore a 80 µg/m3 , mentre un valore ancora inoffensivo ma entro gli 80 e 120 µg/m3 è ritenuto segnale di attivazione di reazioni chimiche che possono portare a concentrazioni superiori da attenzionare.
Perché l’ozono aumenta con il caldo.
A differenza di altri inquinanti, l’ozono non è emesso direttamente dalle attività umane: si forma in atmosfera attraverso reazioni chimiche complesse che coinvolgono ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili (COV) come il benzene o l’isoprene (emesso anche da alcune piante), e luce solare intensa.
In presenza di forte irraggiamento solare, il biossido di azoto (NO₂) si trasforma in monossido di azoto (NO) liberando un atomo di ossigeno, che si lega all’ossigeno molecolare (O₂) presente in aria formando così ozono (O₃). Questo spiega perché l’ozono aumenta proprio nelle giornate più calde e soleggiate, e soprattutto nelle ore centrali. Al contrario, di notte o in assenza di radiazione solare, l’ozono viene in parte distrutto dalle stesse reazioni chimiche che lo hanno generato.
Un paradosso dell’ozono è che le sue concentrazioni tendono a essere più alte in zone meno inquinate, come aree rurali, come il territorio di San Quirino, rispetto ai grandi centri urbani. Questo perché nelle città l’eccesso di monossido di azoto «consuma» parte dell’ozono prodotto, mentre in campagna o in zone boschive (dove si emette isoprene) il meccanismo di formazione è spesso più efficiente.
Effetti dell’ozono sulla salute
L’ozono è un gas fortemente ossidante, capace di penetrare in profondità nel sistema respiratorio. Interagisce con i tessuti e le mucose, irritandoli e favorendo la formazione di radicali liberi che possono entrare nel sistema circolatorio.
I sintomi più comuni sono in caso di esposizione e a dosi elevate: tosse secca, irritazione a gola e occhi, dolore toracico durante la respirazione, respiro affannoso o accelerato, riduzione temporanea della capacità polmonare.
I sintomi compaiono dopo esposizioni prolungate e possono persistere fino a circa due ore.
Cosa fare.
Come da Piano d’Azione Comunale (vedi pdf a fondo pagina), per ridurre i rischi da esposizione all’ozono è utile evitare attività fisica all’aperto tra le 12 e le 16, restare in ambienti interni, dove le concentrazioni sono anche dimezzate e seguire una dieta ricca di antiossidanti (frutta e verdura di stagione). Importante prestare queste attenzioni nei confronti dei bambini, anziane o persone con problemi respiratori.
Per sapere in tempo reale a quale livello siamo di previsione di sforamento dell’ozono si può consultare il sito web di ARPA FVG all’indirizzo:
https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/aria/sezioni-principali/previsioni-qualita-dellaria-per-stazione/previsioni-ozono/