L'autorizzazione allo scarico al suolo di acque reflue domestiche e assimilate di servizi, cucine e bagni di abitazioni private e di immobili produttivi sono di competenza del Comune. La domanda va inoltrata in bollo da € 16,00 al Sindaco. Alla stessa va allegata una relazione tecnica descrittiva secondo le ultime disposizioni in materia, contenute nelle alle Linea Guida per il trattamento delle acqua reflue domestiche e assimilate LG 40.01 Ed.2 rev.1 – 11.06.20 , documento redatto da ARPA FVG per guidare i professionisti ad una efficace progettazione con l'obiettivo di soddisfare i contenuti di cui Piano Regionale FVG Tutela Acque approvato il 20 marzo 2018 con decreto del Presidente n. 074, previa deliberazione della Giunta Regionale n. 591/2018.. In tale Deliberazione sono inoltre individuate le misure di salvaguardia immediatamente applicata alla data di adozione.
Alla domanda va allegata una ulteriore marca da bollo da € 16,00 per la risposta, copia dell'estratto di mappa catastale con indicata l'ubicazione dell'immobile per il quale si chiede l'autorizzazione, copia della planimetria con indicato lo schema fognario da adottare. Il Comune potrà rivolgersi ad ARPA se ritenesse un parere tecnico dell'Agenzia.
L'impianto di trattamento e scarico dei reflui domestici ed assimilati deve inoltre rispondere ai contenuti della Delibera Interministeriale 4 febbraio 1977 “Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all'art. 2, lettere b), d) ed e), della L. 10 maggio 1976, n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento”.
Il Piano regionale di tutela delle acque (PRTA) è lo strumento previsto all’articolo 121 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 attraverso il quale le Regioni individuano gli interventi volti a garantire la tutela delle risorse idriche e la sostenibilità del loro sfruttamento per il conseguimento degli obiettivi fissati dalla Direttiva comunitaria 2000/60/CE.